Visori di realtà virtuale per le mucche, questa l’ultima trovata degli allevatori per far produrre più latte agli animali. L’illusione di trovarsi su verdi pascoli può favorire la produzione, che è sempre il primo obiettivo degli allevamenti. Come sempre la questione etica non viene contemplata.
Dalla musica classica ai visori
L’idea di utilizzare dei visori per le mucche nasce in Russia. Successivamente anche in Turchia un allevatore, Izzet Kocak, decide di sperimentare questa nuova tecnica. Dato che la maggior parte delle mucche non può pascolare nei campi, visto lo spazio ristretto in cui vivono all’interno degli allevamenti, l’allevatore, insieme ad alcuni sviluppatori esperti e ad un team di veterinari, ha sperimentato l’utilizzo di visori tramite i quali le mucche vedono distese di prati verdi proprio per poter avere l’illusione del pascolo e produrre più latte.
Kocak aveva già provato in precedenza a fare rilassare le mucche, non tramite visori, ma utilizzando la musica classica, per poi passare a questa tecnica.
In genere una mucca produce, naturalmente, 4 litri di latte al giorno. Mentre negli allevamenti (per selezione, somministrazione di ormoni o altro) può arrivare a produrne anche 22 . Dopo questo esperimento, Izzet Kocak ha notato un incremento di 5 litri.
La domanda che si fanno i veterinari è: funziona davvero questa pratica?
Nonostante i primi studi e osservazioni, le domande continuano ad essere molte e i veterinari stanno lavorando proprio per cercare di capire se ci sia o meno una correlazione certa tra l’uso di questi strumenti e l’incremento della produzione. Gli studi, secondo il ministero dell’agricoltura e dell’alimentazione di Mosca, hanno rivelato una riduzione dell’ansia e un miglioramento dell’umore della mandria.
Secondo un’analisi del benessere dei bovini da latte condotta dall’Università di Wageningen, nei Paesi Bassi, le condizioni ambientali hanno un impatto significativo sulla salute e, di conseguenza, sulla qualità e quantità del latte prodotto.
Questi risultati sono supportati anche dai ricercatori del Rural College in Scozia. Sulla base di interviste fatte agli allevatori che utilizzano vari sistemi per migliorare il “benessere” del bestiame, è stata formulata una relazione tra l’esperienza positiva, anche emotiva, delle mucche e l’incremento della produzione di latte.
Ma la vera domanda da porsi è: è etico usare i visori su animali per ingannarli?
Anche se prendessimo per certo l’effetto positivo dei visori su questi animali, la questione etica rimane il fattore fondamentale.
Partendo dalla considerazione che ogni tipo di allevamento -intensivo o estensivo- si basi su costrutti specisti sbagliati, utilizzare dei visori per le mucche non fa altro che aggravare la posizione in cui noi, animali umani, ci troviamo già.
Molti parlano di questa nuova idea affermando la capacità della tecnologia di rendere gli animali più felici, portando anche buoni risultati economici, visto l’aumento della produzione di latte. Ma come possono vivere tranquillamente degli animali rinchiusi per tutta la loro vita?
E come se non bastasse, si troverebbero costretti a vivere nell’illusione di una libertà che, purtroppo, non potranno mai avere.
La “tranquillità” animale, di cui tanto si parla, vuole ancora una volta essere funzionale ai profitti umani. Gli animali , negli allevamenti, non possono essere felici, non vivono tranquillamente all’interno di spazi dove non hanno nemmeno la possibilità di muoversi e volerli illudere è solo un ulteriore triste aspetto dello specismo che ci guida.
Serena Gentile
Progetto Vivere Vegan