Vivere con una gallina e scoprire un mondo che molti non conoscono. Paramita è spettacolare, come tutte le galline. E vive in una famiglia allargata di umani e altri animali. Conosciamola con l’aiuto di Laura, che l’ha vista nascere e che insieme a Claudio si prende cura di lei (o lei si prende cura di loro).
Paramita vive con sua famiglia mista in una bella casa nella campagna toscana. Può essere se stessa e interagire con gli altri in totale libertà e questo fa di lei una gallina felice, che può “raccontare” di sé, ma farsi portavoce anche per le altre galline più sfortunate.
Pochi conoscono da vicino questi Animali alati, che un luogo comune dipinge come stupidi, e che la maggior parte delle persone considerano di nessun valore se non come cibo per noi umani: vale pochi euro, un tanto al chilo. Invece la loro vita è un esempio di ricchezza di emozioni per loro stessi e per chi gli vive accanto. Accorgersi della bellezza della loro vita e non rubargliela vale molto di più di un uovo da mangiare o della loro carne. Paramita ha già un suo seguito sui social, dove i suoi genitori umani, spesso raccontano di lei, non per descriverne prodezze ma per renderci partecipi di episodi della loro normale vita serena. Si, Paramita è una gallina serena, perché è libera.
Laura, Paramita l’avete vista nascere, 5 anni fa, figlia di un gallo e una gallina che avete adottato dai vostri vicini di casa, costretti a trasferirsi, e da allora è sempre stata con voi. Raccontaci della sua nascita, dei suoi primi momenti di vita e dei suoi genitori.
Paramita è nata in una bella mattina di Ferragosto. Sua madre Holly stava covando due uova che non avevamo fatto in tempo a togliere (avendo un gallo convivente toglievamo le uova, come si fa anche nei santuari). Eravamo andati a controllarla quando abbiamo visto questa piccolissima pulcina da sola vicino alla casetta di legno: la madre era rimasta dentro a covare il secondo uovo che però non si schiuse.
Subito abbiamo attrezzato una “nursery” che proteggesse madre e figlia da eventuali predatori, compresi i nostri stessi gatti, che pur convivendo benissimo con gli adulti, avrebbero senz’altro predato la piccola. Per i primi mesi Paramita e Holly erano tutt’uno: amava stare sulla schiena della mamma e si nascondeva dietro di lei appena qualcuno si avvicinava… era molto tenera ed aveva la goffaggine dei cuccioli. Dopo due mesi era cresciuta abbastanza ed aprimmo la nursery. Così conobbe suo padre Hamish e sua “zia” Ebony.
Hamish era un gallo magnifico, bellissimo, tutto d’oro, ed aveva anche un cuore d’oro: mai aggressivo, sempre premuroso con le galline. Aveva addirittura un richiamo speciale per loro quando trovava qualcosa di buono: non lo mangiava lui, ma chiamava loro per offrirglielo. Vegliava su tutte: mentre loro facevano bagni di terra o sonnecchiavano al sole, lui era lì di vedetta. Anche con noi aveva una relazione di fiducia, si faceva tranquillamente prendere in braccio e arrivava subito quando lo chiamavamo.
Holly, la mamma di Paramita aveva un carattere opposto: sempre nervosa, se solo la sfioravamo strillava terrorizzata, è sempre stata molto diffidente, ma è stata una bravissima mamma.
Paramita ha preso un po’ da tutti e due: fisicamente è praticamente il clone della mamma, a parte un ciuffetto bianco sulla coda che ricorda il papà. Caratterialmente è estroversa come il padre, risponde subito al richiamo, ama stare con noi e si fa prendere in braccio, ma come la madre non tollera carezze o smancerie. Spesso guardo con invidia i video su internet dove ci sono galline che si fanno coccolare e chiudono gli occhi apprezzando le grattatine sul collo… ecco: Paramita non è per niente così 😀
Quando avete capito che Paramita è “un essere speciale” (parafrasando Battiato)? Speciale rispetto all’idea che potevate avere delle galline in generale, o pensate che lei sia un’eccezione?
Lei è speciale in quanto individuo unico, con tutte le sue caratteristiche. La cosa che la rende diversa per noi rispetto alle galline in generale è semplicemente il fatto di conoscerla e di dividere la nostra vita con lei.
Negli ultimi due anni (dopo che man mano sono venuti a mancare i membri della sua famiglia biologica), il nostro rapporto si è fatto più stretto perché lei ricercava comunque socialità, protezione ed interazioni, si è trasferita in casa, abbandonando la casetta di legno in giardino, ed ora siamo noi (2 umani, 4 gatti ed un cane) il suo branco.
Questa situazione l’ha sicuramente portata a sviluppare delle abilità comunicative interspecifiche, così come le ha sviluppate anche il resto della famiglia verso di lei.
Paramita ha un carattere e una personalità unici e ben definiti, così come lo avevano sua madre, suo padre, sua zia, così come lo ha ognuna delle galline ed ognuno dei polli rinchiusi negli allevamenti, a cui non viene nemmeno concesso lo status di individuo e che non possono esprimere nulla della loro unicità.
Avreste mai pensato che sarebbe stata così importante per te e Claudio ma anche per gli altri Animali della vostra famiglia?
Sinceramente no. Ci stupisce ogni giorno la sua interazione con i gatti Dharma, Leo, Bruno, Bambolo (con cui ha un rapporto assolutamente alla pari) e col nostro cane, Tex, che è disabile: Paramita è la sua infermiera, gli si accovaccia accanto quando è agitato, dorme sul materasso accanto a lui e spesso, quando sente di dover fare l’uovo, gli va vicino, probabilmente perché Tex, che è un incrocio maremmano, le dà una sensazione di sicurezza e protezione.
Riguardo a noi… beh non possiamo guardarla senza sorridere, è la colonna sonora delle nostre giornate, chiacchiera e commenta tutto quello che facciamo. In questo è molto simile a noi umani: comunica tanto usando la voce. E poi ha un impatto sulle persone: quando qualcuno ci incontra spesso ci chiede di lei e tutti quelli che ci vengono a trovare vogliono vederla.
Nelle immagini che postate sui social, si vede Paramita che interagisce con tutti voi in famiglia umani e non. Raccontaci di questi momenti di vita quotidiana, di semplicità e meraviglia al, tempo stesso.
Iniziamo dalla mattina: Paramita dorme sul tiragraffi dei gatti (conquistato dopo qualche “discussione” con la nostra gatta Dharma), la mattina si sveglia appena apriamo gli scuri e facciamo entrare la luce. Si stiracchia un po’ e poi inizia la giornata volando giù dal tiragraffi. Subito annuncia la sua presenza al mondo, ci saluta chiamandoci forte, chiede la colazione proprio come fanno i gatti: venendo vicino ai piedi e non mollandoci un attimo. Poi esce in giardino ed informa tutto il paese della sua presenza :D, passa un po’ di tempo becchettando e scavando in giro alla ricerca di erbette saporite e malcapitati insetti. Se noi non siamo in giardino rientra subito, spesso chiedendo un assaggio della nostra colazione: va matta per i fiocchi d’avena ed il muesli.
Come dicevo con i gatti ha un rapporto alla pari, e tra le due specie ci sono molte più somiglianze comportamentali di quelle che possiamo immaginare: sonnecchiare, curare le penne/pelo in modo maniacale, cercare posti caldi che ricordino una tana, giocare con piccoli oggetti trovati in giro e persino inseguire le mosche entrate in casa sono hobby che condividono. Spesso stanno insieme sul divano d’inverno o all’ombra di un cespuglio in estate. Mangiano in ciotole vicine (non le stesse cose chiaramente) e condividono la ciotola dell’acqua vicino a cui spesso ci sono delle scene tipo mezzogiorno di fuoco, perché Paramita tiene moltissimo all’ordine di bevuta e se anche uno dei gatti vuole bere in quel momento li trovi immobili a fissarsi e lanciarsi occhiatacce finché uno dei due (di solito il gatto) non decide di andarsene e l’altro beve.
Col nostro cane Tex il rapporto è diverso, come ho detto sopra, lei è molto legata a lui e passa i pomeriggi standogli vicino. Verso le 20 poi risale sul tiragraffi e si addormenta.
Con noi umani interagisce chiacchierando, chiamandoci se vuole qualcosa ed usando delle “parole” specifiche: ha un verso particolare se vuole che le apriamo la porta, un altro se ha fame, un’altro se è spaventata. Ci ha dato anche un nome che usa per chiamarci e che suona un po’ come “Papàààà” detto in modo un po’ petulante. Ora che Claudio è in smart working poi, lei gli fa spesso da segretaria stando vicino alla scrivania e a volte interrompendo le sue telefonate di lavoro con commenti improvvisi e a volume altissimo… a quel punto nessuno riesce a rimanere serio.
Spesso poi parla tra sé e sé; si canta delle ninnananne quando si rilassa, commenta i rumori che vengono da fuori, a volte se c’è una musica che la stimola canticchia a suo modo.
In un post racconti di come il suo aspetto e sui movimenti ricordino i… dinosauri. Dicci di più di questa tua osservazione, perché a ben pensare, hai proprio ragione.
La linea evolutiva degli uccelli è molto antica, risale addirittura al Giurassico, e questo ha delle conseguenze osservabili: in molti dei suoi atteggiamenti Paramita è simile ai dinosauri per come li conosciamo attraverso film, animazioni e ricostruzioni. Il suo modo di correre, soprattutto guardandola frontalmente, è quello del Velociraptor, così come quello di cacciare insetti volanti: la prima volta che l’ho vista inseguire una mosca sono rimasta a bocca aperta, era quasi inquietante. Lo sguardo è davvero simile, soprattutto se punta qualcosa: freddo e deciso. Le zampe forti, coperte di scaglie con cui scava il terreno sono un’altra evidente similitudine.
Ma c’è poi qualcosa di più sottile, che scopri vivendoci insieme, che ti fa rendere conto di aver a che fare con un animale antico: contrariamente a noi mammiferi, Paramita non ha filtri nelle sue azioni, quando fa qualcosa lo fa al 100%, quando decide qualcosa lo stesso… non so come spiegarlo ma è una certa rigidità comportamentale che è qualcosa di forte, diretto, atavico, e che incute rispetto.
Qual è la cosa che più ama fare?
Mi verrebbe da rispondere: tutto. Paramita fa ogni cosa con passione ed energia, non hai mai la sensazione che sia stanca o triste. Ama esprimersi, stare in compagnia, piluccare le verdure quando arriva la cassetta del gruppo d’acquisto, prendere il sole… insomma ama vivere e devo dire che questa sua energia, questo suo dedicarsi a qualunque attività con tutta se stessa ci è d’aiuto e d’esempio nei nostri periodi difficili.
A questo punto aspettiamo una pagina social interamente dedicata a Paramita perché se la merita e perché ci incuriosisce seguirla. Ma anche perché così, mostrando il suo semplice vivere in pace, potrà dare voce a tutte le galline rinchiuse negli allevamenti, private di tutto. Paramita, senza saperlo può fare molto per tutte loro.
Vedremo, piacerebbe anche a noi ma in questo momento la cura di Tex ci prende tutte le energie… ma ci proveremo, soprattutto se come dici tu, potrà essere utile per tutte le altre meno fortunate di lei.
Spesso raccontiamo di lei per cercare di cambiare il punto di vista della gente su questi animali. A volte ci cadono le braccia quando, dopo aver visto le sue foto e letto i nostri racconti, la maggior parte delle persone ci chiede: “sì ma le fa le uova?” “e i bisogni?”. Ecco, queste purtroppo sono le domande più gettonate. Come se dopo tutto quello di cui abbiamo parlato, la cosa importante sia cosa esce dal suo corpo (è anche una domanda poco rispettosa se ci pensate: provate a pensare di chiederlo parlando di un umano)… Ma ci rendiamo conto che purtroppo è un condizionamento della cultura specista.
E’ vero Laura, le persone umane sono così condizionate dai luoghi comuni e dalle banalità che raramente guardano quello che gli accade intorno da un punto di vista diverso.
Dora Grieco
Progetto Vivere Vegan
Ecco alcuni momenti di Paramita con la sua bella famiglia.