Il progetto “Comunichiamolo” curato da Progetto Vivere Vegan ODV è in questi giorni a Monza con 4 grandi manifesti 6×3 metri per veicolare il messaggio vegan e per contrastare le pubblicità ingannevoli che raccontano falsità sugli Animali.
I grandi manifesti saranno presenti fino al 20 dicembre 2021 nelle seguenti strade (due settimane di presenza):
• P.Le Virgilio (Ang. V.Le C. Battisti)
• Via Borgazzi Ang. Campania
• Via Visconti (Fronte Parch. Rinascente)
• C.So Milano Fronte Banca Desio
Nelle 4 postazioni si possono vedere 2 diverse campagne, già apparse in molte città italiane con notevole successo:
La prima campagna è denominata “Vegan n.1” – ideata da Progetto Vivere Vegan.
Nel manifesto si vedono umani e altri animali tutti allo stesso livello, nessuno domina sull’altro. Sul manifesto, dall’intenso fondo color rosso, si legge: “Vegan – perché la vita e la libertà sono un diritto di tutti”.
E’ un manifesto che vuole rivendicare l’eguaglianza fra tutti gli esseri senzienti al di là della specie di appartenenza.
La seconda campagna è denominata “40.000 al secondo” – ideata da Campagne per gli Animali.
Nel manifesto domina la figura dell’artivista, Alfredo Meschi, conosciuto per il suo corpo tatuato con 40.000 X, in memoria degli animali uccisi in un solo secondo, che, a fine “carriera” tiene in braccio una gallina portata in salvo.
I polli, le galline e i pulcini, sono, dopo quelli marini, gli Animali soppressi in numero maggiore. Per produrre carne bianca e uova il processo produttivo è spietato. Nella selezione i pulcini scartati vengono eliminati, tritati vivi; i polli destinati alla produzione di carne sono fatti crescere a dismisura e uccisi giovanissimi; le galline ovaiole sono costrette a produrre uova in ambienti incompatibili con la loro natura e, a fine “carriera”, sono anch’esse uccise per la loro carne.
Pochi parlano di queste pratiche crudeli, mentre le pubblicità delle aziende che basano la loro attività sullo sfruttamento degli animali, li raccontano fortunati e felici della loro vita negli allevamenti e persino lieti di finire morti sulle nostre tavole imbandite. Tutte falsità.
Due campagne con due messaggi forti e chiari per chi abbia voglia di rimettere in discussione le proprie certezze, frutto di luoghi comuni e tradizioni non sempre accettabili.
Progetto Vivere Vegan