“Già, che cos’è questa cosa che cauterizza a uccidere un altro essere vivente per produrre cose di cui, tra l’altro, non abbiamo necessità? Con quale arrogante superiorità crediamo dispareri porre domande diverse rispetto ai non umani, per accorgerci, se va bene, che neanche per queste abbiamo risposte sufficienti?”
E’ impossibile rimanere indifferenti alla lettura dell’ultimo libro di Marco Verdone, il veterinario che per molti anni si è occupato della fauna dell’isola penitenziario di Gorgona. La coinvolgente scrittura ti porta dentro le storie di esseri senzienti sia uomini che animali coinvolgendo emotivamente anche il lettore più scettico.
Possiamo scoprire una serie di testimonianze e di esperienze che illustrano il lungo e proficuo lavoro fatto da Verdone per migliorare la vita dei detenuti e degli animali non umani. Il suo lavoro ha contribuito a cambiare la vita degli animali umani insegnando ad accudire e a prendersi cura degli animali non umani. Purtroppo il destino degli animali è scandito dal mattatoio una presenza fisica e mentale che aleggia nella pur sempre breve vita di mucche, maiali, polli,…
La scrittura è sempre calda e poetica mettendo in luce l’animo dell’autore che ha sempre uno sguardo compassionevole verso ciò che vive e racconta.
Il libro cerca di far conoscere il lavoro fatto sull’isola che attualmente è sospeso perché l’operato di Marco Verdone ultimamente è stato contrastato, inoltre lo ha voluto pubblicare con una casa editrice Marotta & Cafiero, nata a Scampia con il metodo del crowdfunding, quindi un libro il cui acquisto e lettura, fa bene a diverse realtà. (c.g)
Dal sito www.marottaecafiero.it/prodotto/lisola-delle-bestie Gorgona, la piccola e ultima isola-carcere italiana, in una raccolta di storie e riflessioni del medico veterinario che se ne prende cura da venticinque anni.
In questo carcere speciale circa settanta detenuti possono lavorare e beneficiare della presenza di numerosi animali: mucche, pecore, capre, maiali, galline, api, cani e gatti. Attraverso l’esperienza diretta l’autore parla di detenzione umana e, soprattutto e senza indugio, della condizione animale che in questo luogo, così come in ogni parte della Terra, reclama giustizia e uno sguardo nuovo.
E’ giusto che un medico contribuisca a far uccidere i suoi pazienti spesso nel loro miglior stato di salute per produrre, tra l’altro, qualcosa di non necessario?
E’ giusto che in un carcere si riproducano modelli di violenza su esseri viventi più deboli?
Marco Verdone non si è sottratto alle profonde e laceranti contraddizioni che la sua professione comporta; egli ha esplorato ogni segmento della filiera animale, sperimentando una relazione empatica e compassionevole con quegli esseri senzienti che inseriamo nella categoria commerciale del “bestiame”.