Questa la notizia: la Sars-cov-2 ha colpito diversi allevamenti di visoni in Olanda. Gli animali, quasi tutti cuccioli, sono stati infettati da dipendenti e, per scongiurare una diffusione del virus, ne è stato deciso lo sterminio.
120.000 cuccioli di visoni soppressi
Solo in Olanda ci sono circa 130 allevamenti di visoni e di questi ne sono stati colpiti 12. Considerando una media di 10.000 animali ad allevamento, sono stati soppressi circa 120.000 visoni cuccioli, un numero enorme di animali, fatti crescere nelle gabbie al solo scopo di essere uccisi per la loro pelliccia o “pettinati” per utilizzare i loro peli.
Solitamente è con l’inizio della stagione fredda che partono le campagne animaliste per far si che la gente non acquisti capi con pelliccia, ma gli animali sono chiusi nelle gabbie anche nella stagione calda ed è ora che si lavorano le collezioni di moda per l’inverno. Quanto accade in Olanda, che comunque anticipa di poco l’uccisione prevista degli animali, può servire per riflettere ora e per dire ancora e ancora, quanto siano assurde queste attività umane basate sulla sofferenza di esseri indifesi.
Allevamenti luoghi orrendi e pericolosi
Si tratta dell’ennesima conferma che gli allevamenti – dove gli animali di un’unica specie sono concentrati in massa – sono luoghi non solo di orrore, ma anche perfetti per il propagarsi di virus. Lo abbiamo visto più volte in altri tipi di allevamenti, soprattutto quelli destinati alla produzione di cibo. Ma la morte degli animali, anche quella “imprevista,” è comunque considerata come possibile fattore nell’ambito dell’attività. Alla fine, in qualche modo, gli allevatori fanno sempre quadrare i conti.
Gli usi e consumi
Se da qualche anno nella moda sono drasticamente diminuiti i capi tradizionali in pelliccia è anche vero che l’estro degli stilisti poco sensibili trova nuovi modi di utilizzo delle pellicce e imperversano le rifiniture di colli e cappucci indossati con noncuranza soprattutto dai giovani. Cane, volpe, visone, coniglio, ma anche cavallino… una volta che l’animale è morto la gente non lo riconosce più come essere senziente: è solo pelo. Oppure si giustifica: ormai è morto.
I peli animali largamente usati ad esempio per “ciglia finte”, extension, riempimento delle sopracciglia, pennelli per il trucco o per dipingere….anche se ora la tecnologia permette di ottenere questi stessi prodotti da fibre sintetiche e vegetali molto performanti e sempre più ecologiche. E a chi si ostina a preferire i prodotti animali perché li ritiene più “naturali,” è bene dire che di naturale hanno ben poco se si considerano gli enormi costi ambientali degli allevamenti.
La situazione in Europa
Gli allevamenti di animali da pelliccia sono vietati in 15 stati europei e in altri ci sono restrizioni. In Italia nel 2016 erano attivi circa 30 allevamenti di visoni (circa 180.000 animali uccisi) mentre a dicembre 2019 sono scesi a 10 (circa 100.000 animali uccisi).
Il destino di questi luoghi è la chiusura totale. Dobbiamo impegnarci ad anticipare i tempi. Gli animali selvatici soffrono in modo indicibile rinchiusi ed isolati nelle gabbie. Così come soffre qualsiasi essere senziente privato della propria libertà.
Dora Grieco
Progetto Vivere Vegan