In tema di impatto ambientale le scarpe biodegradabili da piantare rappresentano una novità assoluta, che, se da un lato si presenta come un prodotto curioso, dall’altro costituisce un’occasione da non perdere, per riuscire a garantire la sostenibilità ambientale, iniziando da comportamenti ecocompatibili applicati al nostro quotidiano.
Le scarpe si arricchiscono dell’opportunità di rispettare l’ambiente. Infatti, una volta vecchie e non più utilizzabili, non vanno più buttate fra i rifiuti, ma si possono piantare in giardino, visto che contengono dei semi in grado di germogliare.
A produrre queste scarpe green è l’azienda olandese Oat, la quale ha reso noto che nel giro di poco tempo il prodotto sarà disponibile online per tutti coloro che intendono promuovere in maniera diretta la salvaguardia dell’ambiente. Ma quali sono i materiali che vengono utilizzati per realizzare questo tipo di scarpe? Un’apposita ricerca della durata di due anni ha optato per l’uso di sughero, canapa, cotone biologico e materiali plastici biodegradabili. Un’idea davvero simpatica, come l’abito da sposa solubile per un matrimonio sostenibile.
Un’idea che senza dubbio può contribuire a non rendere più complessa la questione dell’inquinamento ambientale. Nella linguetta superiore sono contenuti dei semi, i quali, una volta che le scarpe sono state immesse nel terreno e si sono degradate, germogliano e fanno sviluppare una pianta. Le scarpe ecologiche a basso impatto ambientale rientrano nella definizione e nelle regole per vivere a impatto zero.
È da tenere anche in considerazione che le scarpe ecosostenibili sono realizzate in Europa, in modo da ridurre al minimo le emissioni determinate dai trasporti a lunga percorrenza.
Fonte: http://www.ecoo.it