In questo video ad un vitellino di pochi giorni viene applicata una grossa piastra davanti al muso in modo che possa essere da impedimento quando vorrebbe saziarsi del latte della madre. Questa invenzione atroce degna di essere catalogata come altra tortura medioevale dovrebbe preservare le riserve di latte e permetterebbe agli allevatori di posticipare la separazione madre-figlio di qualche giorno. Un chiaro esempio di come gli interessi economici continuino a giustificare ogni tipo di brutalità.
In queste brevi immagini pubblicitarie autoprodotte dallo stesso allevatore, di menzogne se ne vedono e se ne dicono tante e benché il solo vedere quel cucciolo tormentato sia prova più che sufficiente della realtà violenta degli allevamenti, vorremmo con poche parole, ricordare che il settore lattiero-caseario costituisce uno dei luoghi dove gli animali vengono costretti a subire la totale privazione della loro vita trasformata tecnicamente in una sua drammatica duplicazione, la non vita.
Questi animali vengono privati del loro diritto a vivere quando vengono fatti nascere in modo sistematico, quando le madri ancora giovani vengono ciclicamente ingravidate (poiché per produrre latte occorre che siano in perenne stato di gravidanza), quando vengono quotidianamente spremute da macchine automatiche, quando i cuccioli vengono separati dalla madri (la maggior parte entro le prime 24 ore e di questa separazione entrambi continueranno a soffrirne), quando i maschi oggettivamente improduttivi verranno rinchiusi in piccoli box per essere alimentati artificialmente prima di essere macellati, quando alle figlie sarà prospettata la stessa sofferenza già offerta alle madri.
Gli animali continueranno ad essere privati del loro diritto a vivere fino a quando esisteranno pubblicità menzoniere, fino a quando il potere della moneta potrà continuare moralmente ad occultare ogni verità, fino a quando l’enorme immaginario popolare continuerà a sostenere l’allevamento biologico della mucca felice, fino quando continueranno ad esserci persone rassegnate al ‘tanto non potrà mai cambiare nulla‘.
Tratto dalla pagina FB di EssereAnimali