Babe, la Maialina caduta in un fosso, viene salvata in extremis
La storia del salvataggio di una maialina, Babe, ad opera delle attiviste di Progetto Vivere Vegan e di tante persone volenterose.
Non sapremo mai se Babe fosse fuggita da un luogo di morte, con la consapevolezza di un sequestrato che scappa dal suo sequestratore o se semplicemente si fosse allontanata da dove “viveva” e si era persa… Quello che invece sappiamo è che per circa due settimane una maialina di pochi mesi è rimasta prigioniera in un canale di scolo nella periferia di una grande città, dove convivono palazzi abitati, orti e case di campagna.
Prigioniera in un canale di scolo
Arriva ad Isabella, attivista di Progetto Vivere Vegan, la voce che in un fosso di scolo, dalle pareti scoscese, c’è da giorni “un maiale” che non riesce a risalire. Le dicono che i vigili del fuoco non sono riusciti a salvarlo perché si nasconde nei tubi di scarico che immettono nel canale e nella vegetazione alta. Passano i giorni; noi cerchiamo di restare aggiornati sugli sviluppi, ma il pensiero di questo Animale ci fa stare in ansia.
Così arriviamo a due settimane dal primo avvistamento. Troppo tempo! Dora e Isabella decidono che in un modo o nell’altro troveranno quel Maiale.
Gli Animali ribelli
Come accade spesso per gli Animali che scappano dai luoghi di allevamento – esiste un sito che raccoglie le tante storie di questi “animali ribelli” – scatta in tanti, animalisti o meno, la voglia di “salvare” e “rendere libero” chi, in qualche modo, si è ribellato al suo destino segnato. Così è stato anche questa volta, ed è per questo che vogliamo raccontarvi di questo salvataggio.
L’empatia di tanti ma anche l’indifferenza di molti
In questo percorso di salvataggio abbiamo incontrato tante persone splendide che hanno contribuito a far andare tutto nella direzione da noi desiderata. E’ stata una mattina passata al telefono – purtroppo non esiste una prassi ben definita in casi simili, e dunque abbiamo cominciato a chiamare amici e conoscenti, mentre aspettavamo i pompieri, i nostri eroi.
Ma abbiamo anche dovuto amaramente constatare che tanti passanti, che sapevano della presenza della maialina, non hanno mosso un dito per portarla in salvo, come se la cosa non li riguardasse affatto. Ci chiediamo: sarebbe stato così anche se nel canale ci fosse stato un cane?
La macchina del salvataggio della maialina è già in moto
E’ grazie a Marina e Virginia, due giovani ragazze, che viene avvistata la maialina: finalmente, vedendola, scopriamo che è solo un cucciolo (poi sapremo che è femmina)! Riusciamo così a fare un breve filmato dall’alto, fondamentale per far intervenire i vigli del fuoco, ma la maialina sparisce di nuovo nel nulla.
Marina e Virginia hanno contribuito in maniera determinante, correndo avanti e indietro sotto il sole dal fosso ad un vicino maneggio (da dove era partita la prima chiamata di avvistamento) per procurare del fioccato, un telo e tutto quello che ci veniva in mente potesse servire per la “cattura”e i primi soccorsi.
Non riuscendo a trovare anche una gabbia per la cattura (non c’era abbastanza tempo), Dora e Isabella procurano un cestello per la spesa in un supermercato Coop, gentilmente messo a disposizione dal direttore, che si è rivelato poi indispensabile e della misura giusta per contenere la cucciola.
L’intervento dei Vigili del Fuoco
La squadra dei vigili del fuoco ha fatto un bellissimo lavoro: sono arrivati determinati ad aiutarci e sono riusciti a trovare la maialina (cosa non facile), a “catturarla” e a portarla fuori dal canale. Sono andati ben oltre il loro dovere, aiutandoci a portare la maialina al maneggio vicino, dove ha trovato una prima accoglienza in uno spazio sicuro e protetto, mentre ci organizzavamo per sistemarla più stabilmente.
La prima accoglienza
I proprietari del maneggio hanno procurato subito acqua e buon cibo e, mentre Babe (che in un primo momento ha avuto come nome Rosy) mangiava, tutti noi la guardavamo felici. Purtroppo, a causa dell’esposizione costante al sole, sotto allo sporco si vedeva bene che la pelle era tutta ustionata e che necessitava di cure specifiche.
Il rifugio Rifugio Earth, la sua nuova casa
Grazie a Raffaella, Guardia Zoofila Earth di Prato e volontaria presso il Rifugio Earth di Altopascio, viene subito disposta l’accoglienza di Babe nella sua nuova casa, che raggiunge dopo un bel bagnetto e qualche ora di meritato relax.
Le prime foto da Altopascio ce la mostravano in una grande gabbia, con le zampe nella vasca dell’acqua o distesa in una casetta di legno: i primi giorni si è ambientata così e ha preso tutte le medicine necessarie a riprendersi dalla bronchite, causata da giorni e giorni a mollo nel canale.
Poi ci è arrivato il primo video: un enorme maiale bianco di nome Miki si avvicinava e lei lo chiamava. E poi video su video della dolce Babe, finalmente libera, che corre, che risponde quando la chiamano, che scambia coccole e musatine in particolare con Federico che si prende cura di lei presso il rifugio.
Il lieto fine grazie a tante persone meravigliose
Tutto è bene quel che finisce bene, e una volta tanto è finita proprio bene. Progetto Vivere Vegan ringrazia di cuore tutte le persone, molte di esse lontane dal nostro ideale e dai nostri progetti, che disinteressatamente si sono rese indispensabili al successo della nostra impresa: i Vigili del Fuoco, il direttore della Coop, Raffaella, Rosy e Graziano, Virginia e Marina, Federico e il Rifugio Earth. Grazie anche a tutti gli attivisti che via telefono hanno sostenuto e consigliato Isabella e Dora che quel sabato mattina sono partite da casa determinate a salvare Babe.
Se vuoi aiutarci per il mantenimento di Babe, fai una donazione cliccando qui. Grazie di cuore! Ricordati di mettere nella causale: “Per Babe”.
Progetto Vivere Vegan