In televisione vanno sempre i soliti e quindi la musica è sempre la stessa. Tranne qualche eccezione. Questo fatto compromette la corretta informazione e riguarda certamente qualsiasi argomento venga trattato. Ora, se vogliamo capire qualcosa del veganismo, dell’antispecismo e dell’animalismo, inutile guardare un dibattito televisivo.
Piazza Pulita e gli allevamenti intensivi
La riprova, ieri, 14 novembre 2019, su la7 a Piazza Pulita, “Acqua alla gola“, condotta da Corrado Formigli, che ha trattato vari temi e, a tarda notte, ha affrontato la questione degli allevamenti intensivi e il loro danno ambientale. A discutere e argomentare questo tema così attuale e pressante i soliti ospiti con i soliti discorsi inutili e fuorvianti.
Da una parte i difensori dell’alimentazione a base di carne e degli allevamenti (con l’immancabile Vissani), e dall’altra, Licia Colò e Paola Maugeri oltre a Jonathan Safran Foer di cui hanno mandato in onda una breve intervista.
Il video di denuncia
Nonostante un video di apertura a cura di Essere Animali “Il costo nascosto della carne”, che ha mostrato in modo inequivocabile la sofferenza degli Animali negli allevamenti, il risultato è stato che nel dibattito si è parlato di tutto tranne che di questo aspetto (se non con qualche accenno) perché quello che sembra interessare è unicamente il danno ambientale a scapito degli umani. E poi la scusa è sempre la stessa: si possono allevare gli Animali senza farli soffrire – e ben sappiamo quanto questo non sia vero.
Le parole deboli in difesa degli animali
Paola Maugeri ha perso l’ennesima occasione di fare chiarezza, focalizzando il suo intervento su ambiente e filiera corta, dando il fianco a chi evita di affrontare il tema della sofferenza animale. Licia Colò ha difeso comunque la scelta di mangiare carne (anche se lei non la mangia ma ogni tanto trasgredisce, definendosi “vegetariana impura”, così ha detto), come se tutto riguardasse solo il livello personale. Mangiare carne non è una scelta personale, perché riguarda individui che non sono in grado di difendersi, gli altri animali, e noi che sappiamo, abbiamo il dovere di condannare il consumo di carne e derivati, sempre, perché esso significa oppressione e morte per esseri che hanno lo stesso nostro diritto a vivere, a vivere in libertà e non da schiavi.
Nei dibattiti televisivi gli Animali non hanno quasi mai difensori in grado di argomentare in modo chiaro e soddisfacente. Il ritornello è sempre lo stesso: se da un lato si dice che essi soffrono e gioiscono come noi, dall’altro si sostiene anche che “ognuno è libero di mangiarli, purché siano allevati in modo rispettoso”.
Poveri Animali, in che mani sono. Questo è un grosso problema. Si, perchè la televisione è ancora il mezzo di diffusione delle idee che raggiunge più persone. E allora dobbiamo trovare chi possa argomentare efficacemente in loro nome. È urgente, perché continuano a morire a milioni, mentre nei salotti televisivi si annacqua la loro tragedia.
Dora Grieco
Presidente di Progetto Vivere Vegan ODV