Finalmente si trova oggi, su un importante quotidiano nazionale qual’è il Corriere della Sera, un articolo a sostegno dell’alimentazione Vegan, in questo caso in riferimento all’età pediatrica.
L’articolo non a caso prende spunto dal film recentemente uscito, “Hungry hearts”, la cui protagonista è una neo mamma che mostra chiari e preoccupanti disturbi di natura psichica riconducibili a un forma di ortoressia che, per l’appunto, è definita come “vegana integralista”.
Sono contenta che la giornalista Irene Soave, che firma l’articolo, abbia voluto fare da contraltare a queste svariate forme di mistificazione sull’argomento e spero che questo tipo di “sana contro-informazione” diventi sempre più frequente e diffusa.
Fa anche piacere che questa volta siano stati interpellati professionisti veramente competenti sull’argomento, quali il pediatra dott. Proietti e la dott.ssa Baroni, che qui dichiarano apertamente quanto sia negativamente strumentalizzata l’informazione sul vegan e boicottato il loro lavoro.
Non da meno, in fatto di competenza “di vita vissuta” in ambito di alimentazione vegan, la cara amica Elisa Moretti, 100% vegan da una vita, che conosco personalmente e stimo.
Elisa è una giovane donna saggia e determinata, che si è giustamente “ostinata” a mantenere il suo regime alimentare vegan anche durante la gravidanza, nonostante i giudizi negativi e i rimproveri immotivati che le giungevano da varie parti, in particolare dai pediatri di base, evidentemente ignoranti sull’argomento; ha trascorso un’ottima gravidanza e dato alla luce un bimbo sano e splendido, dimostrazione del fatto che nella pancia della sua mamma vegan era stato benissimo e non si era fatto mancare proprio nulla!
Ci tengo a sottolineare anche l’importanza dell’impegno che Elisa mette nel diffondere, con gentile fermezza, la cultura vegan nei vari ambiti della sua vita, anche e proprio in virtù del fatto che ha un bambino piccolo.
Possiamo provare a farlo tutti, nelle nostre differenti realtà quotidiane: questo è il modo migliore con cui, ognuno di noi, può contribuire al miglioramento dell’esistenza e al rispetto assoluto della vita di tutti gli esseri senzienti, su questo pianeta.
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Caterina Servi Scarselli per Progetto Vivere Vegan