Autore: Progetto Vivere Vegan

Associazione di volontariato attiva dal 2001, che promuove la cultura vegan come condizione necessaria per eliminare la sofferenza degli animali non umani.

di Francesco Fortinguerra, sett 2004 fortinguerra2@virgilio.it Sta facendo scalpore il libro “Un’eterna Treblinka”, per il fatto che si accostino le torture dei campi di concentramento nazisti agli allevamenti attuali. Questa e’ un’importante novità culturale che permette di fare una piccola breccia nel muro che divide nella mentalità corrente la sofferenza umana da quella non umana. Già Marguerite Yourcenaur, celebre scrittrice francese scrisse che se non si fosse accettata l’esistenza dei carri piombati per gli animali, i soldati nazisti non avrebbero accettato di far salire su quei carri degli esseri umani, confermando così che l’insensibilità verso la sofferenza degli animali tende…

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di Kimberly, 16/06/04 Forse non tutti lo sanno: la legge vieta il mettere pesci e crostacei, insomma animali marini, vivi sul ghiaccio. Sistema spesso usato per vendere il cosiddetto “pesce fresco”, poiché in questo modo si riesce a tenerlo in vita per tantissimo tempo ma si allunga in modo abominevole lo strazio della sofferenza per la morte PER ASFISSIA. Non pensate, vedendo i loro semplici e differentissimi corpi immobili e le loro pupille fisse CHE NON SOFFRANO. Perché avendo essi un sensibile sistema nervoso, la loro sofferenza – non espressa con immagini facciali o gemiti ma trattenuta dentro di loro, sentita, incompresa…

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di Asia Giordano, 29/05/04 Carissimi amici, spesso mi è stata rivolta la domanda provocatoria “perchè occuparsi degli animali con tutti i bambini in Africa che muoiono di fame?”. A volte indispettita dalla superficialità della domanda ho liquidato l’argomento con una contro-domanda “e tu cosa fai per i bambini africani?”, ma ora, forte dei dati scientifici alla mano e da pubblicazioni della FAO, e di autorevoli altre fonti, vi spiego, per chi avrà la voglia di leggere queste mia e-mail, perchè io, con la mia scelta etica, aiuto anche il bambino africano. Sarò breve rispetto alla complessità dell’argomento. Procediamo per passi,…

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Diventare come balsami di Marinella Correggia Per ridurre la sofferenza nel mondo: azioni etiche ed ecologiche nella vita quotidiana. ed. Sonda 2004

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di Progetto Vivere Vegan, 01/04 nelle foto il cucciolo di bufalo salvato dalla Dottoressa Dorothea Fritz Tutti conoscono la pizza come simbolo della cucina italiana. Sia gli onnivori che i vegetariani decantano la sua bontà. Eppure uno dei suoi ingredienti, la mozzarella, non e’ per niente “buona”; perché è fatta con il latte sottratto ai vitellini ed e’ causa della morte sia dei maschi, avviati al macello per la loro carne che delle femmine le quali vengono ugualmente macellate dopo essere state sfruttate per la produzione di latte. Quando poi si tratta di mozzarella di bufala i produttori arrivano a…

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di Charles Patterson Ph.D. Editore: Eir “Un’eterna Treblinka” analizza, sulla base di un’ampia documentazione, la radice comune dello sfruttamento umano e animale, attraverso lo studio delle incredibili ma innegabili somiglianze tra il modo in cui i nazisti trattavano le loro vittime e il modo in cui, nella società attuale, noi trattiamo gli animali. Il titolo del libro prende spunto dallo spirito degli scritti yiddish di Isaac Bashevis Singer e specificamente da un passo del suo racconto “L’uomo che scriveva lettere”: “Si sono convinti che l’uomo, il peggior trasgressore di tutte le specie, sia il vertice della creazione: tutti gli altri…

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di Roberto Caiola, novembre 2003 Pur usandoli spesso per motivi di praticità, i termini “animalista” e “vegan/vegetariano” non mi piacciono. Il termine ‘animalista’ per me equivale a definire filantropo chi, in una società di cannibali, si rifiutasse di mangiare carne umana e inorridisse per il trattamento riservato agli altri esseri umani. Porre l’accento sulla sua naturale scelta, vuol dire toglierlo da quella dei suoi sanguinari compagni. Anche dicendo vegan o vegetariano, si sottolinea la naturale diversità delle minoranze, anziché lo stato di sonnambulismo della maggioranza. Il termine specifico va applicato a loro, non a noi. Quando posso, a chi, incuriosito…

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di Peter Singer Editore: Il Saggiatore Fin dalla sua pubblicazione nel 1975, questo libro di Peter Singer è diventato il testo di riferimento per il movimento animalista. Ha rivelato a milioni di persone le atroci sofferenze che le industrie alimentari e cosmetiche impongono agli animali. Ha convinto intere generazioni che porre fine allo sfruttamento delle altre specie e sperimentare nuovi sistemi di produzione alimentare sia una necessità improrogabile, anche per la sopravvivenza dell’uomo e dell’ambiente. Questa edizione tascabile è l’occasione per tracciare il bilancio del cammino fin qui compiuto e di quello da percorrere ancora perché a ogni essere vivente…

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