Un nuovo manifesto si va ad aggiungere alle proposte del progetto “Comunichiamolo 2020”. “Le uova uccidono i pulcini – nella produzione delle uova milioni di pulcini maschi sono uccisi appena nati ”: questo il testo sulla grafica per denunciare il massacro degli Animali.
Una grafica essenziale per un messaggio forte
Il nostro team ha ideato il manifesto con una grafica essenziale e giocando sul contrasto fra la frase dura e l’immagine tenera del pulcino, per evidenziare tutta la crudeltà degli allevamenti nei confronti di esseri indifesi.
Chi di noi, trovandosi a tu per tu con un pulcino, non lo tratterebbe amorevolmente? Solo una persona crudele potrebbe pensare di schiacciarlo o soffocarlo. Ma è quello che succede ogni giorno dove vengono fatte schiudere le uova che metteranno al mondo le galline ovaiole da sfruttare fino alla morte e vengono scartati i maschi, ovviamente inadatti.
Sfatiamo i luoghi comuni
L’intento di questa campagna è quello di sbugiardare le pubblicità ingannevoli delle aziende che guadagnano a scapito degli Animali e ci propinano falsità, raccontando di fattorie e Animali felici che non esistono nella realtà.
Ancora in pochi sanno che dietro alla produzione dei derivati è prevista l’uccisione degli Animali. Ancora in troppi credono che consumando uova non si danneggiano in alcun modo nè le galline nè i pulcini. Ma, nonostante la credenza comune, le cose stanno ben diversamente.
Dall’uovo alla gallina, passando dal pulcino
Gli allevamenti sono studiati per produrre grandi numeri, quasi tutto è meccanizzato e asettico. Per produrre le uova vanno prima fatte nascere le galline ovaiole, selezionate a questo scopo. Le uova dalle quali nascono non sono certo covate dalle mamme ma poste in appositi “cassetti” in attesa della schiusa.
Appena nati i pulcini vengono brutalmente separati: le femmine sono scelte e avviate alla produzione di uova (negli allevamenti o vendute anche alle fattorie di campagna), mentre i maschi vengono quasi sempre subito uccisi perché, ovviamente, non producono uova e non sono ritenuti nemmeno adatti per la produzione della carne (per questo ci sono selezioni specifiche).
Sono buttati vivi in un tritacarne o vengono soppressi soffocandoli con del gas, o ancora lasciandoli morire ammucchiati come “scarti“, per diventare magari mangime per altri animali.
Alle galline non viene riservata una sorte molto migliore. Libere in natura vivrebbero circa quindici anni, mentre negli allevamenti (sia nei capannoni che all’aperto) vengono sgozzate a circa due anni, quando la loro produttività diminuisce, per diventare carne di seconda scelta. E questo dopo una vita di schiavitù, senza alcuna possibilità di vita sociale naturale.
Inevitabilmente, chi consuma le uova, incentiva la produzione di carne. Questa è la verità che i produttori non dicono.
I numeri delle uova
Solo in Italia vengono allevate circa 39 milioni di galline ovaiole in oltre 1800 allevamenti, che hanno prodotto, nel 2018, circa un miliardo di uova (fonte: Ismea, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare). Numero pulcini maschi uccisi all’anno in Italia, circa 44 milioni (fonte: Rep:).
La conoscenza è potere
Ma ora che anche tu sai come stanno le cose, potrai fare la differenza e salvare con noi tutti i pulcini e, di conseguenza, affermare la cultura del rispetto della vita e della libertà di tutti gli Animali.
Sostieni il nostro progetto per portare il manifesto in tante città e far conoscere la verità.
Progetto Vivere Vegan