Progetto Vivere Vegan presenta una rassegna cinematografica a cadenza mensile di 4 documentari a tema etico ed ambientale, con particolare attenzione allo sfruttamento animale e al concetto di dominio. Prima di ogni proiezione sarà possibile gustare l’apericena di Pappagioia Bistrò e al termine partecipare al dibattito sulle tematiche affrontate dai documentari.
Tutte le proiezioni si terranno a Firenze presso il Bistrò 100% Vegan Pappagioia, via del Ponte Rosso 57r, zona Piazza della Libertà.
Ore 19 apericena – piatto misto con bevuta (calice di vino o tisana), 8 €
Ore 20,45 proiezione – ingresso libero
E’ gradita la prenotazione inviando una mail a info@viverevegan.org
Programma:
22 febbraio: The Cove.
Un film di Louie Psihoyos, durata 92 min. – USA 2009
Usando attrezzature all’avanguardia e un team di esperti, un gruppo di attivisti guidati dal famoso addestratore di delfini Ric O’Barry si infiltrano in una baia di Taiji, in Giappone, per denunciare la caccia annuale del delfino che si svolge nel parco nazionale, e che vede la cattura e la morte di centinaia di delfini destinati ai parchi acquatici o al consumo alimentare. Protagonista del documentario è lo stesso Ric O’Barry, addestratore della serie televisiva Flipper. Dopo la morte di Kathy, femmina di delfino che si è lasciata morire tra le sue braccia smettendo volontariamente di respirare in seguito ad una lunga depressione, ha vissuto un risveglio di consapevolezza sulla condizione di oppressione psicofisica dei cetacei tenuti in cattività e ha deciso di dedicarsi totalmente all’attivismo per la loro salvaguardia. Il documentario è stato censurato in Giappone e il 7 marzo del 2010 ha vinto l’Oscar al miglior documentario.
15 marzo: Live and Let Live.
Un film di Marc Pierschel, durata 80 min. – Germania 2013.
“Live and Let Live” è un documentario che esamina la nostra relazione con gli animali, la storia del veganismo e le ragioni etiche, ambientali e di salute che spingono le persone ad avvicinarsi a questa scelta. Attraverso le testimonianze di chi un cambiamento lo ha fatto – a volte anche radicale, come l’allevatore che ha convertito la sua attività in un santuario degli animali – e dei principali pensatori e scienziati contemporanei – Peter Singer, Tom Regan, Colin Campbell, Jonathan Balcombe, Melanie Joy – il film ci porta ad esplorare il mondo del veganismo in tutte le sue prospettive e sfaccettature, ricostruendone la storia a partire dalla fondazione della Vegan Society nel 1944.
19 aprile: Cowspiracy.
Un film di Kip Andersen, durata 85 min. – USA 2014.
“Cowspiracy: The sustainability Secret” svela l’industria più distruttiva del mondo contemporaneo, indagando a fondo i motivi per cui le principali organizzazioni ambientaliste mondiali evitano di parlarne. Questo scioccante e allo stesso tempo ironico documentario rivela il devastante impatto ambientale che la zootecnia ha sul nostro pianeta. Il film segue il percorso di maturazione del co-regista Kip Anderson, che, spinto da un sincero interesse per le tematiche ambientaliste, inizia un percorso di consapevolezza che lo porterà a scoprire che dietro un’industria tanto distruttiva si celano milioni di vite sacrificate; dietro numeri tanto enormi ,singoli individui senzienti che ogni giorno muoiono davanti ai nostri occhi. E questo cambierà totalmente il suo, e il nostro, modo di vedere il mondo.
17 maggio: Capire il passato per vivere felici.
Un film di Helena Norberg-Hodge, durata 60 min. – Gran Bretagna 1993.
“Capire il Passato per Vivere felici” racconta l’esperienza in Ladakh di Helena Norberg Hordge, attivista e vincitrice del Premio Nobel Alternativo nel 1986. Il Ladakh, o Piccolo Tibet, è una terra desertica situata sull’Himalaya occidentale, dal clima secco e rigido e dalle caratteristiche geomorfologiche molto diverse dal resto dell’India. Nonostante questo, per oltre un millennio è stata sede di una fiorente cultura basata sull’agricoltura, la condivisione, l’uguaglianza sociale, lo scambio e l’armonia ecologica. Con la modernità e lo sviluppo, però, tutto è cambiato: l’ambiente e l’armonia sociale sono stati messi a dura prova da fenomeni quali l’inquinamento, l’avidità, l’occidentalizzazione, l’intolleranza, la fine dell’autosufficienza e l’inizio di una devastante dipendenza dallo stato indiano.
“Capire il passato per vivere felici” pone domande decisive sui concetti di progresso e modernità ed esplora le cause profonde del malessere della società industriale.