FIRMIAMO LA PETIZIONE AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TRENTO
Ci risiamo: a distanza di tre anni dai fatti che portarono all’uccisione dell’orsa Daniza, colpevole solo di aver cercato di proteggere i propri cuccioli, la Provincia di Trento con due ordinanze ha deciso la cattura e, nel caso si renda necessaria, l’uccisione dell’orso che sabato scorso avrebbe aggredito un uomo nei boschi tra Terlago e i laghi di Lamar.
Boschi che sono il luogo di vita degli animali selvatici e quindi anche degli orsi, che proprio l’amministrazione autonoma trentina negli anni novanta aveva deciso di ripopolare per promuovere il turismo, dopo che erano stati sterminati.
Non c’è ragione e non c’è giustizia in tutto questo, prevale sempre il potere dell’uomo di decidere della vita e della morte di quegli stessi animali che prima aveva voluto di nuovo nel proprio territorio, “importandoli” addirittura dalla Slovenia, e che ora invece vuole uccidere per diversi interessi economici o perché incapace di gestire la convivenza.
Una convivenza, come quella con il lupo e con tutti i selvatici, che è possibile, attraverso il rispetto degli ambienti naturali dove l’uomo dovrebbe entrare in punta di piedi e conoscendo bene i comportamenti da tenere nel caso di incontri ravvicinati con gli animali. Dalla drammatica storia di Daniza, braccata per giorni dai suoi assassini, niente è stato fatto per educare e informare la popolazione locale e purtroppo neanche questa volta probabilmente si riuscirà a fermare la condanna a morte o alla prigionia a vita dell’orso che è già ricercato da diverse squadre anche se non è stato neppure identificato.
FIRMIAMO la petizione al presidente della Provincia di Trento