Fermare la strage di cinghiali, daini, caprioli e cervi che verrà autorizzata dalla Regione Toscana con una legge in approvazione all’inizio di febbraio.
E’ stato questo l’obiettivo del flash mob che si è svolto domenica 17 gennaio 2016 a Firenze in piazza della Repubblica all’interno della mobilitazione “TOSCANA ROSSO SANGUE”, alla quale hanno aderito personalità della cultura, dello spettacolo e della scienza.
Anche Progetto Vivere Vegan chiede che l’iter della legge sia sospeso, in modo da affrontare la questione della convivenza con gli animali selvatici con metodi non violenti.
Ricerche scientifiche internazionali presentano dati interessanti di cui nessuno ovviamente parla: l’aumento delle uccisioni favorisce gli accoppiamenti e quindi la riproduzione degli animali andando nella direzione esattamente contraria rispetto all’obiettivo della legge regionale che è quello appunto di ridurne il numero cacciandoli. Si spiega così perché dopo oltre trent’anni di caccia ai cinghiali e agli altri ungulati il loro numero è in continuo aumento.
La caccia crea squilibri nei meccanismi di autoregolazione degli animali come anche il ripopolamento con razze di cinghiali provenienti dai paesi dell’Est Europa, dalle cucciolate più numerose rispetto a quelle autoctone, squilibri che garantiscono ai cacciatori una sempre maggiore disponibilità di animali da uccidere.
Foto di Luca Daddi