Ancora un’orsa in pericolo!
Si tratta dell’orsa KJ2, che rischia la reclusione o l’abbattimento. Sua unica colpa è quella di essere nata orsa e di aver messo al mondo dei cuccioli che cerca di proteggere.
Il fatto è che noi animali umani non vogliamo capire che non ha alcun senso vivere su questa terra cercando il dominio su tutti e tutto.
Certo la soluzione più facile e depredare, uccidere, invadere e divenire noi padroni assoluti della Terra.
Rinchiudere o uccidere tutti gli animali predatori, allevare e uccidere tutti quelli che vogliamo continuare a mangiare (nonostante non ce ne sia alcun bisogno).
L’animale umano sembra agire senza una ragione, un progetto e sopratutto senza un’etica, con l’unico intento far piazza pulita di tutto quello che potrebbe disturbare il suo cammino testardo e a testa bassa.
Guardiamo invece intorno, iniziamo a pensare e ad agire considerando tutti gli abitanti di questa terra come individui che hanno i nostri stessi diritti. Mettiamo regole per farli vivere in sicurezza (e stare anche noi in sicurezza).
Se ci sono terreni incolti (per fortuna) dove prosperano ancora alcuni animali liberi, lasciamoli in pace, lasciamo a loro quelle terre. Noi non ne abbiamo abbastanza?
Abbiamo costruito, abbattuto foreste, inquinato… quando ci fermeremo?
La nostra proposta vegana è di vivere e lasciare vivere.
Di mettere al servizio della Terra il nostro ingegno, la nostra etica, la nostra empatia, la nostra forza.
Il progresso non può essere banalmente quello del dominio, ma piuttosto della accoglienza e della protezione di tutta la ricchezza e la bellezza che ci circonda.
Ed è di questi stessi giorni la notizia straziante del leone Cecil ucciso per puro divertimento.
La rivolta di molti “animalisti e ambientalisti” verso il suo assassino (cacciatore) riguarda il fatto che Cecil era un leone conosciuto e seguito. E che sia stato condotto in una zona libera da divieti di caccia per essere ucciso.
Se fosse stato un leone meno noto magari nessuno avrebbe protestato.
Invece è l’atto in sè da condannare. Il fatto che si permetta ad una persona umana di pagare per dare sfogo alla sua brama di uccidere, per il gusto di uccidere. Una cosa perversa, violenta, patologica, che nulla ha a che vedere con la caccia praticata dai nostri avi unicamente per “procacciare” il cibo.
In un mondo ancora troppo violento, dove prevaricazione, dominio, religione, ma anche moda, gusto, sfizio, portano ad uccidere con leggerezza vittime animali e umane , la scelta vegan appare uno spiraglio di luce per un mondo non violento.
Un’orsa braccata e un leone che giace morto, entrambi animali potenti ma inermi di fronte all’animale umano che sfrutta il suo genio per distruggere la bellezza e la vita.
Progetto Vivere Vegan Onlus
L’immagine inserita in questo articolo e usata quale anteprima è stata realizzata da James Barker e liberamente scaricata dal sito web FreeDigitaPhotos.net