Nella collana Eterotopie delle Edizioni Mimesis sono usciti tre densi volumetti che trattano della questione animale da tre prospettive differenti.
Il primo: Margini dell’umanità. Animalità e ontologia sociale porta la firma del vulcanico e prolifero filosofo Leonardo Caffo che partendo da esempi di quotidiano vissuto analizza la relazione fra uomo e animale, focalizzando l’attenzione sull’animalità umana e l’importanza di abbattere la barriera “noi/loro” per auspicare un mondo diverso. Il libro è arricchito da foto e dai disegni di Tiziana Pers.
Il secondo: Una morale per tutti gli animali. Al di là dell’ecologia è scritto da Oscar Horta, professore di Filosofia Morale presso La Universidad de Santiago de Compostela (Spagna), che in Italia conosciamo bene per le numerose conferenze tenute sul rapporto tra morale e antispecismo. Con un linguaggio chiaro ed efficace Horta ci induce a comprendere l’urgente necessità di estendere il rispetto agli animali non umani, riconoscendo loro, la capacità di vivere le esperienze positive e negative, quindi considerarli essere senzienti. E’ un testo pubblicato in lingua spagnola nel 2012 e che ora finalmente viene pubblicato anche in italiano.
il Terzo: Giudizi divini, giudici terreni. Gli animali tra teologia e diritto, di Paola Sobbrio e Alma Massaro. Le due autrici trattano dello sfruttamento degli animali per fini scientifici (sperimentazione e vivisezione) e religiosi (la macellazione rituale). Per quanto riguarda i temi della sperimentazione e della vivisezione, Paola Sobbrio analizza gli aspetti giuridici della questione. Invece Alma Massaro attraverso i testi sacri scandaglia il rituale della macellazione nelle religioni abramitiche. Il testo evidenzia come comunque sia le norme giuridiche che quelle religiose negano la soggettività e la senzienza agli animali accentuando l’antropocentrismo che li fa diventare oggetti di consumo. (g.c.)