Con il recente drammatico episodio che lega l’orsa Jj4 alla morte del runner trentino Andrea Papi, si riapre il dibattito, peraltro mai veramente chiuso, del destino degli orsi in Trentino e, in particolare, su quello di Jj4, anche chiamata Gaia. Cogliamo l’occasione allora per sapere qualcosa di più su questi animali che abitano con noi la Terra.
In Italia e Trentino
Nel 1939 la specie orso viene inserita nell’elenco delle specie protette della fauna d’Italia ad opera dell’allora Senatore del Regno Gian Giacomo Gallarati Scotti (Art. 38 T.U. legge sulla Caccia). A livello nazionale attualmente la specie è protetta dalla legge quadro sulla protezione della fauna selvatica n. 157 del 1992. L’orso è compreso tra le specie “particolarmente protette” e sono previste sanzioni penali nel caso di abbattimento. La L.P. n. 24/91 (e successive modifiche ed integrazioni) prevede la protezione a livello provinciale della specie e la prevenzione e l’indennizzo degli eventuali danni da essa provocati al patrimonio agrozootecnico (Art. 33).
Giurisprudenza
In molte parti del mondo sono state approvate leggi per proteggere gli orsi dalla distruzione dell’habitat.
Il commercio di prodotti a base di orso è vietato dalla CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione).
L’orso è protetto in numerosi Paesi e all’interno dell’Unione europea, sia da convenzioni internazionali che da leggi nazionali. In alcuni Paesi sono stati elaborati appositi piani di gestione per le popolazioni indigene, al fine di garantire la protezione della specie e una coesistenza possibilmente priva di conflitti con gli umani. Esiste inoltre, a livello europeo, un piano d’azione del Consiglio d’Europa, che persegue gli stessi obiettivi.
- Convenzione di Berna
Convenzione del 19 settembre 1979 sulla conservazione della flora e fauna selvatica europea e dei suoi habitat naturali. L’orso è elencato nell’allegato II (specie particolarmente protette).
- Convention on International Trade in Endangered Species of the Wild Fauna and Flora (CITES)
Convenzione del 3 marzo 1973 che regola il commercio delle specie di animali minacciati e dei prodotti che se ne ricavano. L’orso è elencato nell’Allegato II (specie potenzialmente minacciate)
- UE Direttiva Habitat (92/43/CEE, 22/07/92)
Si propone di assicurare la diversità delle specie proteggendo le specie e i loro habitat. L’orso è elencato nell’allegato IV (specie di interesse Comunitario che richiedono una protezione rigorosa). Eccezioni sono previste solo nel caso di individui che causano danni gravi o il cui allontanamento risulta necessario per motivi di sicurezza. L’orso figura anche nell’allegato II; per le specie qui elencate vanno istituite zone speciali di protezione. A livello nazionale il D.P.R. n.357 del 1997 da attuazione della citata Direttiva Habitat.
La soluzione è nella consapevolezza e nel rispetto
La tutela degli orsi e di qualsiasi altra creatura della fauna, non può limitarsi a diffide e denunce per bloccare i provvedimenti di cattura, uccisione o abbattimento, ma deve puntare oltre che su azioni perentorie di salvaguardia della specie, anche sulla diffusione dei corretti comportamenti da imparare ad adottare. Avendo come faro delle proprie azioni, non «facili» abbattimenti, ma la convivenza possibile, la conoscenza da cui sgorga il rispetto e l’empatia: «L’orso è un animale pauroso, non aggressivo. Nel caso dovessimo incontrarlo è fondamentale assumere atteggiamenti dai quali poter evincere e percepire che non siamo una minaccia per lui», spiega, al Corriere della Sera, Massimo Vitturi, responsabile nazionale animali selvatici della Lav.
Come comportarsi con un orso
Se si osserva un orso in lontananza, non proseguite il vostro cammino, ma fermatevi e rimanete fermi ad osservarlo. Una raccomandazione è di non avvicinarsi mai a meno di 100 metri di distanza. Allo stesso modo non avvicinatevi mai alla tana di un orso e, tantomeno, evitate di entrarci. Non avvicinatevi mai ai cuccioli dell’animale, anzi allontanatevi per evitare reazioni feroci da parte della madre.
Se dovesse capitarvi di incontrare un orso a distanza ravvicinata mantenete la calma e non urlate, limitandovi a parlare per farvi riconoscere. In quel caso, se l’orso rimane fermo allontanatevi lentamente e con calma, indietreggiando o muovendovi con passi laterali. Se, al contrario, l’orso iniziasse a seguirvi fermatevi e mantenete la vostra posizione.
E’ importante, onde evitare eventuali attacchi, non lanciare mai contro l’animale pietre o bastoni, non scappare di corsa e non arrampicarsi sugli alberi. Se passeggiate nell’habitat degli orsi tenete sempre il vostro cane al guinzaglio per evitare che si avvicini all’orso, disturbandolo o attaccandolo. E’ altamente improbabile che un orso vi attacchi, ma se dovesse farlo rimanete comunque immobili; molto probabilmente l’orso si fermerà vicino a voi senza raggiungere il contatto fisico.
Anche i bambini lo sanno
«È stato il giorno più bello della mia vita» dice Alessandro, un bambino, a commento di un video che è diventato virale e che ritrae il suo incontro, nel maggio del 2020, casuale con un orso, in Trentino.«Ho coronato un grandissimo sogno […] E quando ho visto spuntare l’orso tra i cespugli mi sono molto emozionato».
Rischio causato realmente dall’inconsapevolezza degli umani
Al contrario di come si possa credere, l’orso non è propenso ad attaccare gli umani e, anzi, addirittura li teme e tende a mantenersene a distanza.
In epoca moderna gli orsi si sono ritrovati sempre più minacciati dall’invasione dei sapiens nei loro habitat e dal commercio illegale di parti del loro corpo, in particolare della loro bile, molto richiesta sul mercato asiatico. La IUCN classifica sei specie come vulnerabili, e perfino quelle a rischio minimo, come l’orso bruno, rischiano di scomparire da alcuni paesi. Sebbene siano vietati, il bracconaggio e il commercio internazionale di queste popolazioni più minacciate continuano tutt’ora.
Percentuali
• 10% è il tasso medio di crescita della popolazione di orsi in Trentino tra il 2015 e 2021.
• 69 esemplari di orso bruno sono stati contati in Trentino nell’anno 2021.
• In media un orso vive in natura 20-25 anni, mentre in cattività anche 30.
Storia
La famiglia degli Ursidi è una delle nove famiglie che costituiscono il sottordine Caniformia dell’ordine dei Carnivori. I suoi più stretti parenti viventi sono i pinnipedi, i canidie i musteloidi. Gli orsi attuali appartengono a otto specie appartenenti a tre sottofamiglie:
Ailuropodinae (comprende il solo panda gigante), Tremarctinae (comprende il solo orso dagli occhiali) e Ursinae (comprende sei specie suddivise in uno o tre generi, a seconda degli autori).
Habitat
Sebbene oggi siano rappresentati solo da otto specie, essi sono molto diffusi e sono presenti in un’ampia varietà di habitat di tutto l’emisfero boreale e, in parte, di quello australe.
Gli orsi attuali sono presenti in sessanta paesi, prevalentemente dell’emisfero boreale, e sono maggiormente concentrati in Asia, Nordamerica, Sudamerica ed Europa. La sola eccezione è l’orso dagli occhiali; originario del Sudamerica, vive infatti nella regione andina. L’areale dell’orso malese si estende al di sotto dell’equatore nel Sud-est asiatico. L’orso dell’Atlante, una sottospecie dell’orso bruno, era diffuso in Nordafrica dal Marocco alla Libia, ma si estinse intorno agli anni ’70 del XIX secolo.
La specie maggiormente diffusa è l’orso bruno, presente dall’Europa occidentale fino all’Asia e alle regioni occidentali del Nordamerica. Il baribal vive solamente nel Nordamerica e l’orso polare è limitato alla regione artica. Tutte le restanti specie di orso sono asiatiche. Occupano una serie di habitat che comprendono foreste pluviali tropicali di pianura, foreste sia di conifere che di latifoglie, praterie, steppe, pascoli montani, ghiaioni alpini, tundra artica e, nel caso dell’orso polare, banchi di ghiaccio. Gli orsi possono scavare le loro tane sui pendii o utilizzare caverne, tronchi cavi e fitta vegetazione per trovare rifugio.
Nutrizione
Anche se l’orso polare è per lo più carnivoro e il panda gigante si nutre quasi interamente di bambù, le restanti sei specie sono onnivore e hanno una dieta molto varia.
I loro denti dimostrano come questa famiglia si sia evoluta trasformandosi da animali principalmente carnivori in animali anche prevalentemente erbivori. L’orso bruno possiede la tipica struttura degli orsi con incisivi non specializzati, lunghi canini, premolari ridotti o assenti (i denti carnassiali non sviluppati) e molari larghi e piatti con cuspidi arrotondate per triturare le erbe, che rappresentano buona parte della sua dieta.
Gli orsi hanno un apparato digerente abbastanza semplice, tipico dei carnivori, con uno stomaco singolo e un breve intestino indifferenziato e privo di cieco. Perfino l’erbivoro panda gigante possiede ancora l’apparato digerente di un carnivoro, oltre al patrimonio genetico proprio di questi animali. La sua capacità di digerire la cellulosa è resa possibile grazie ai microbi presenti nel suo intestino. Gli orsi devono trascorrere gran parte del loro tempo a nutrirsi affinché possano ottenere nutrimento a sufficienza dai vegetali di cui si cibano. Il panda in particolare dedica 12-15 ore al giorno a mangiare.
Pensiero su cui focalizzarsi
ConcentriAmo i nostri pensieri, le intenzioni e le azioni per supportare ogni orso, lupo e ogni altra creatura della natura, della fauna e della flora, affinché si possa tutti vivere in pace in Terra, coscienti del fatto che, in virtù dell’amore, ognuno ha agito, agisce e potrà agire ogni volta al meglio delle proprie capacità, per rendere sé stessi e questo mondo un po’ migliori di come li si son trovati.
Riflessione
Scrivo qui, una frase di Ghandi per poter mettere a dimora questo seme e far germogliare e riflettere dentro e fuori di noi questo suo pensiero e poterlo ognuno di noi tramutar in azioni pregne di amore e coscienza, che siano sempre un po’ più benefiche per la vita in ogni sua manifestazione:
“Quello che stiamo facendo alle foreste e a tutte le sue creature, al mondo intero, è lo specchio di ciò che stiamo facendo a noi stessi e agli altri.”
Marco Lupo Delle Foglie
per Progetto Vivere Vegan