Mara Di Noia (nella foto di copertina) si è laureata in Medicina Veterinaria a Milano nel 2000. Appassionata di nutrizione da sempre, ha svolto un corso per terapista alimentare e un master in alimentazione vegetale per umani. Nel suo percorso di vita l’amore per gli animali, che l’aveva portata a voler diventare una veterinaria, l’ha condotta a curare i nostri compagni pelosi con l’alimentazione. Ha scritto libri tra cui “La ciotola veg” che parla di questo. L’abbiamo intervistata con lo spirito di chi vuole imparare una cosa nuova sul mondo dell’alimentazione vegetale.
Mara, come sei arrivata alla scelta vegan?
Durante i miei studi in veterinaria, studiando proprio la filiera del cibo animale, mi sono posta delle domande e dopo un setting in un macello mi sono chiesta che cosa fosse diventata la medicina veterinaria, che dovrebbe essere guidata dall’amore per gli animali e non dalla loro sopraffazione. Inoltre, conoscendo sempre meglio il tema del cibo animale, sono entrata in una profonda crisi, io che ero stata fino ad allora una persona tradizionalista, attenta a fare ciò che la società si aspettava da me.
Avevo lavorato a una tesi che prevedeva una ricerca sulle frodi commerciali presso il mercato ittico di Milano: poco prima della discussione ho affrontato il mio professore, una persona gentilissima e disponibile, affermando che non potevo presentare quel lavoro di tesi. Ho così preparato una tesi compilativa sulle mense scolastiche in soli 50 giorni e mi sono laureata, tra l’incredulità di chi mi conosceva, per il fatto di avere rinunciato a un lavoro complesso durato due anni. A questo punto sono diventata vegan, proprio perché del tutto consapevole di cosa si nasconde dietro il cibo animale, sia dal punto di vista salutare che etico.
Dunque hai iniziato la professione di veterinaria?
No, io della medicina veterinaria non volevo più saperne e ho iniziato la professione di informatore medico. La passione per gli animali e l’alimentazione però non se ne era andata e ho cominciato a studiare alimentazione animale e ho fatto il master in alimentazione vegetale. A quel punto, arrivata a 40 anni, ho dato una svolta alla mia vita, mi sono licenziata e ho iniziato il lavoro di divulgazione sul cibo animale per far sapere che cos’è realmente. Nel 2013 ho aperto il blog www.maradinoia.it e ho scritto dei libri.
Adesso sono consulente alimentare per cane e gatto e collaboro con molti medici omeopati, gli unici tra i veterinari sensibili al tema dell’alimentazione casalinga come metodo di cura per i pelosi.
Siamo abituati a vedere il cane e il gatto come carnivori predatori. E’ possibile passare a un’alimentazione vegana per loro?
Intanto l’alimentazione che io prescrivo è naturale e non industriale, prevede cibo espressamente cucinato per loro, con gli stessi alimenti che compongono la dieta umana. Poi è molto importante che ci sia una specifica richiesta medica o una scelta del proprietario, il quale deve trovarsi a suo agio con la dieta vegetale per il proprio compagno a quattro zampe. Spesso mi trovo a discutere anche con gli stessi vegani, che avendo il gatto sono convinti di fargli una violenza nel togliergli la carne. In quei casi consiglio una dieta casalinga che contenga anche cibo animale, studiata apposta per quel soggetto.
Un’altra situazione che si può verificare è che il proprietario sia ben disposto a fornire all’animale l’alimentazione vegetale ma che l’animale stesso la rifiuti: in quel caso bisogna avere la forza di fare un passo indietro e rispettare la sua scelta. L’alimentazione vegana non la si può imporre a nessuno.
I cani sono ormai considerati onnivori, ma come dicevi anche tu sui gatti, i dubbi permangono in merito a una scelta vegan per loro. Cosa ci puoi dire?
La cosa importante è che siano soddisfatte le esigenze nutrizionali, all’animale non importa da dove provengono i nutrienti purchè ci siano. L’unico fatto da tenere presente per il gatto è la necessità di integrare la taurina, una sostanza per lui essenziale, che nel cibo vegetale non c’è. La taurina è purtroppo di origine animale e ci sono comunque aziende che dicono di ottenere la propria per via sintetica, ma su questo non posso né confermare né smentire. L’unica cosa che posso dire è che oggi come oggi la taurina nel gatto vegan va integrata.
Che suggerimento ci puoi dare per l’alimentazione dei nostri fratelli a quattro zampe che dividono la casa con noi?
Che l’alimentazione deve assolutamente essere personalizzata: per ogni animale c’è la sua ciotola!
Francesca Decandia
Progetto Vivere Vegan