Dopo i nostri flash mob in piazza e la lettera che in tantissimi avete firmato, l’Università di Parma ha deciso di risponderci in merito alle nostre azioni.
Ovviamente non ci aspettavamo qualcosa di molto diverso da quello che ci hanno inviato e che potete leggere in fondo all’articolo. In pratica si tratta della solita storia legata al “rispetto delle leggi”, frase buona per tutte le occasioni che viene sempre usata come un’assoluzione da qualsiasi cosa si compia, anche se questa causa sofferenza e morte.
In più c’è l’aggiunta del classico “benessere animale” che ormai utilizzano tutti, dagli allevatori, ai mattatoi su su fino, appunto, a chi compie esperimenti sugli animali. “Benessere” che, ben lo sappiamo, non solo non salva da una morte prematura, ma spesso neppure dalla sofferenza che viene sempre interpretata a seconda di cosa ci fa comodo.
Infine, last but not least, non manca la promessa d’impegno verso un futuro migliore senza sperimentazione animale, un futuro destinato a essere rimandato all’infinito visto che a oggi gli investimenti sui metodi alternativi sono irrisori.
Detto questo, riteniamo positivo aver ricevuto risposta. È segno che ci sentono, che sanno che non abbiamo intenzione di fermarci e che, siamo convinti, sanno che abbiamo ragione. Solo non ci sono ancora abbastanza interessi per un cambio di rotta.
Per gli animali, per fermare la sofferenza che gli viene inflitta, abbiamo il dovere di insistere e di non mollare neppure un colpo. Ed è quello che, forti anche del vostro sostegno, assolutamente faremo.
Intanto vi invitiamo ancora a firmare la nostra lettera aperta e, se già lo avete fatto, anche a condividerla fra i vostri contatti. Qui trovate la lettera da firmare, firmandola sarà recapitata alle università di Parma e Torino: https://www.viverevegan.org/stop-progetto-light-up/
Progetto Vivere Vegan
Spett.le Progetto Vivere Vegan ODV
pur apprezzando l’impegno per il benessere animale da Voi perseguito e promosso, si ritiene doveroso rimarcare che la ricerca scientifica è missione primaria degli Atenei. La suddetta attività, come noto, è libera e garantita dalla Costituzione italiana (artt. 9 e 33).
Ciò premesso, preme evidenziare che l’Università di Parma opera nel pieno rispetto di tutte le stringenti normative nazionali, europee e internazionali dettate in materia di benessere e protezione degli animali utilizzati a fini scientifici.
I progetti di ricerca condotti presso l’Ateneo che includono la sperimentazione animale sono stati regolarmente sottoposti all’iter di valutazione tecnico-scientifica previsto dal D. Lgs. 26/2014 ed approvati dal Ministero della Salute. Proprio recentemente, tra l’altro, la legittimità dell’autorizzazione ministeriale rilasciata all’Università ai sensi dell’art. 31 del D. Lgs. 26/2014 per l’esecuzione del progetto di ricerca da Lei citato è stata confermata dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 1186 in data 8 febbraio 2021.
In generale, inoltre, si evidenzia che si tratta di progetti di ricerca approvati e finanziati dallo European Research Council (ERC), il più prestigioso organismo Europeo per la valutazione e il finanziamento di progetti di ricerca in ogni ambito disciplinare. A tali fini, i progetti sono stati oggetto di una doppia valutazione, indipendente: la prima di carattere tecnico-scientifico; la seconda, successiva, di natura etica. In particolare, quanto a tale ultima valutazione, vi è stata una accurata analisi ed approvazione da parte di un organismo preposto, in sede ERC, alla valutazione e revisione degli aspetti etici legati alla sperimentazione umana e animale, in ottemperanza a quanto dispone la direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici.
Si sottolinea che il valore e la validità che, nell’attività di ricerca, assume la sperimentazione su modelli animali, “quando questa si configuri come l’unico mezzo possibile per poter rispondere ad importanti domande di tipo scientifico o clinico (specialmente se riguardanti la salute umana) non affrontabili mediante metodi pienamente alternativi sul piano della rilevanza predittiva e dei risultati conoscitivi che ne possono derivare, in linea con le più recenti posizioni della comunità scientifica internazionale e nel pieno rispetto delle relative normative nazionali ed europee,” è stata riconosciuta anche da pronunciamenti ufficiali degli Organi accademici dell’Università (
https://mc.unipr.it/…/sperimentazione-animale-il-senato… ).
Si può, pertanto, assicurare che ogni trattamento sugli animali utilizzati ai fini scientifici è effettuato nel più assoluto rispetto delle vigenti disposizioni che disciplinano il benessere animale e che, come più volte accertato anche dalle ispezioni ministeriali compiute nello stabulario dell’Ateneo, in ossequio alle disposizioni di cui sopra, la salute e il benessere degli animali stessi è costantemente garantita e preservata.
Siamo fortemente impegnati anche nella ricerca di modelli sperimentali alternativi all’impiego degli