Difronte alle calamità naturali la nostra società si sente impotente. Abituata alle comodità della vita organizzata, basta che queste ci abbandonino, che non siamo più in grado di vivere. Perdere la casa, restare senza riscaldamento, senza luce, provviste o farmaci… siamo così lontani dalla natura, che quando questa prende il sopravvento ci sentiamo disorientati e disperati. La nostra “evoluzione”, ci ha portato ad essere meno forti e meno adatti a resistere a eventi più o meno imprevedibili senza le protezioni che abbiamo realizzato.
Il fatto è che questa nostra “debolezza”, l’abbiamo resa caratteristica importante anche di tutti gli Animali che alleviamo e che abbiamo progettato a tavolino a nostro uso e consumo. Così Animali che dovrebbero essere parte della natura, un tutt’uno, diventano esseri deboli e spaesati. Pensiamo a quelli costretti nelle stalle, legati alla catena, che si sono trovati in condizioni estreme senza nemmeno la libertà di fuggire. Bloccati nella neve, disorientati e spaventati. E quelli non legati li abbiamo visti immortalati in immagini che ci resteranno sempre negli occhi: ricoperti di neve, molti morti, alcuni ancora vivi. Abbiamo creato esseri che non possono cavarsela da soli, che noi rendiamo schiavi e abbandoniamo, se inutili, senza troppi scrupoli. La risposta c’è ed è una sola: non allevare più Animali, perché la vita di altri esseri non si può possedere.
Progetto Vivere Vegan Onlus