Dopo decenni di prigionia nello zoo di Cavriglia inizia una nuova vita per il pony Paco e le caprette Camillo, Tiberio, Luisa, Costolina, Gioia e Pongo
Vogliamo raccontarvi un’esperienza toccante, affinché in tanti possiate condividerla e viverla attraverso il nostro racconto.
È la storia del viaggio di alcuni animali fino a pochi giorni fa reclusi nello zoo di Cavriglia, che grazie al progetto “Io sto con Bruno”, portato avanti dalla Leal, hanno finalmente raggiunto la libertà. Noi di Progetto Vivere Vegan abbiamo organizzato una serata di raccolta fondi, “Apriamo le gabbie, chiudiamo gli zoo”, per sostenerne, almeno in parte, il costo.
Il viaggio è stato seguito per noi da Cristina, a fianco dei volontari della Leal e dei rifugi che hanno adottato il pony Paco e le caprette Luisa, Costolina, Gioia, Camillo, Tiberio e Pongo: Ippoasi e Be Happy.
Prendersi cura di animali che per tanti anni non hanno avuto la possibilità di vivere una loro vita piena e seguire passo dopo passo questo cambiamento per loro inatteso, e forse nemmeno sperato, è stato davvero emozionante.
«Solo vederli salire sul camion è stato commovente, ho guardato le gabbie vuote e ho realizzato che davvero per loro era arrivato il giorno della liberazione – racconta Cristina -. Ho incrociato i loro sguardi sperando che il lungo viaggio attraverso la Toscana, dal Valdarno aretino fino ai rifugi di Scansano e Pisa, andasse bene. Ho immaginato i loro pensieri fino all’emozione fortissima provata quando, dopo due ore di strada, ho visto Luisa, Costolina, Gioia e Pongo scendere dal camion. Al cancello del rifugio Be Happy è stata la cavalla Camilla a dar loro il benvenuto. Forse frastornati dal viaggio e dall’ambiente sconosciuto, si sono guardati a lungo intorno voltandosi più volte verso di noi che li seguivamo, come timorosi di andare da soli verso gli ampi prati ondulati. Poi la corsa verso la libertà sulle colline erbose, l’incontro con un altro piccolo gregge e curiosi alla scoperta del bosco di quest’oasi che mi è parsa sconfinata. E’ stato magico essere lì con loro in quel momento… solo pochi minuti perché il nostro pensiero è tornato a Paco, Camillo e Tiberio che erano ancora sul camion, e ai volontari di Ippoasi che li stavano aspettando al Rifugio della Bubi, dove siamo arrivati dopo altre due ore di viaggio.
Il pony Paco, vissuto per oltre vent’anni in solitudine dentro un piccolo recinto dello zoo, appena arrivato ha conosciuto Tornado, un cavallo già ospite dei rifugio. Si sono rincorsi a lungo in un incontro-scontro che abbiamo osservato preoccupati ma sicuri che alla fine si sarebbero intesi sulla gerarchia tra di loro. Siamo stati felici di sapere che già il giorno dopo si stavano godendo la libertà uno vicino all’altro. Nel Rifugio della Bubi sono stati accolti anche Camillo e Tiberio che presto conosceranno Giulio, una capra che adora stare con gli uomini, i maiali Luca e Mimi e tanti altri animali salvati dallo sfruttamento e dalla morte violenta.
Perché la magia di questa giornata non finisca, ho deciso di mantenere un legame con queste creature adottando il vecchio e dolcissimo Pongo. Ogni volta che lo penso libero sulle colline rivivo l’emozione della sua liberazione».
Chi volesse adottare gli animali liberati, contribuendo così al loro mantenimento nei rifugi, oppure aiutare gli altri animali ancora prigionieri nello zoo di Cavriglia, tra i quali il vecchio Bruno, l’orso al quale è intitolato il progetto della Leal, può visitare la pagina Facebook “IostoconBruno”
www.facebook.com/IostoconBruno-343442805853067/?fref=ts